EDIFICI IN MURATURA PORTANTE
Rinforzo locale, miglioramento o adeguamento sismico di strutture in muratura portante, a singolo o doppio paramento murario, mediante applicazione a secco di esoscheletro collaborante, con profili sottili di spessore fino a 3 mm, in acciaio zincato a caldo S350GD+Z (UNI EN 10346) e rispondenti alla UNI EN 1090-1 e UNI EN 1090-2, classe di esecuzione EXC3; tensione di snervamento ≥ 350 MPa e tensione di rottura ≥ 420 MPa. Il collegamento tra gli elementi dell'esoscheletro è costituito da unioni bullonate e viti autoforanti in acciaio zincato bianco certificate ETA, per garantire una continuità degli elementi di rinforzo secondo direzioni verticali, orizzontali e diagonali. In prossimità di angoli e spigoli, gli elementi metallici sono collegati tra loro per garantire ulteriore continuità degli elementi di rinforzo. La connessione dell'esoscheletro alla struttura esistente è realizzata tramite ancoraggi di tipo chimico in numero di 5-9 per mq, mediante l'iniezione, entro fori di opportuno diametro e profondità, di resina provvista di marcatura CE e certificato di valutazione tecnica europea ETA per fissaggi in categoria sismica e successiva applicazione di barre filettate, rondelle e dadi in acciaio zincato classe 8.8 (tensione di snervamento 640 MPa e tensione di rottura 800 MPa). Applicazione valutata su una faccia della parete e sulla superficie lorda (vuoto per pieno) detratti i vuoti uguali o superiori a 4 mq. Incidenza media acciaio da 14 kg/mq a 21 kg/mq.
Escluse: le prove di accettazione del materiale, le indagini pre e post-intervento che saranno compensate a parte e tutti i sussidi necessari per l'esecuzione dei lavori.
EDIFICI A TELAIO IN CEMENTO ARMATO CON PARETI DI TAMPONAMENTO
Rinforzo, miglioramento o adeguamento sismico di strutture in calcestruzzo armato con tamponature e presidio di antiribaltamento delle tamponature, a singolo o doppio paramento murario, mediante applicazione a secco di esoscheletro collaborante, con profili sottili di spessore fino a 3 mm, in acciaio zincato a caldo S350GD+Z (UNI EN 10346) e rispondenti alla UNI EN 1090-1 e UNI EN 1090-2, classe di esecuzione EXC3; tensione di snervamento ≥ 350 MPa e tensione di rottura ≥ 420 MPa. Il collegamento tra gli elementi dell'esoscheletro è costituito da unioni bullonate e viti autoforanti in acciaio zincato bianco certificate ETA, per garantire una continuità degli elementi di rinforzo secondo direzioni verticali, orizzontali e diagonali. La connessione dell'esoscheletro alla struttura esistente è realizzata tramite ancoraggi di tipo chimico in numero di 5-9 per mq (sia su CA che su tamponamenti), mediante l'iniezione, entro fori di opportuno diametro e profondità, di resina provvista di marcatura CE e certificato di valutazione tecnica europea ETA per fissaggi in calcestruzzo (in categoria sismica C1 e C2) e successiva applicazione di barre filettate, rondelle e dadi in acciaio zincato classe 8.8 (tensione di snervamento 640 MPa e tensione di rottura 800 MPa). Applicazione valutata su una faccia della parete e sulla superficie lorda (vuoto per pieno) detratti i vuoti uguali o superiori a 4 mq. Incidenza media acciaio da 14 kg/mq a 21 kg/mq.
Escluse: le prove di accettazione del materiale, le indagini pre e post-intervento che saranno compensate a parte e tutti i sussidi necessari per l'esecuzione dei lavori.
Tutti i singoli componenti del sistema sono dotati di marcatura CE e relative certificazioni.